Collection: Scarpe Calcio

I primi veri scarpini da calcio risalgono agli inizi dell’800. Si trattava di scarpe pesanti circa 1kg (immaginatevi cosa diventavano in caso di pioggia), costruite in spesso cuoio e alte fino alle caviglie per proteggerle; erano dotate di tacchetti in ferro sotto le suole. Nel 1825 vengono fabbricate le suole di caucciù, e pare che l’inventore si chiamasse Charles Goodyear. Prima di allora, erano stati gli indigeni d’America i primi ad utilizzare il lattice di caucciù, che spalmavano sulla pianta dei piedi per proteggerli. Ma dobbiamo aspettare le Olimpiadi del 1896 per cominciare a notare la diffusione delle vere e proprie scarpe da calcio, e quindi lo sviluppo delle prime aziende produttrici in questo settore: Gola (1905), Valsport (1920), Hummel (1923). 

Nel 1948 i fratelli Dassler, Adolf e Rudolf, fondano, rispettivamente, i marchi Adidas e Puma. Queste due case introducono i tacchetti in gomma e l’uso di materiali sintetici accostati al cuoio per alleggerire il peso delle scarpe. Gli scarpini cominciano così a diventare un mezzo tecnico non solo finalizzato alla protezione dei piedi, ma anche al controllo della palla e alla stabilità nella corsa dei giocatori. Il primo grande salto di qualità si ha però nel dopoguerra, era precisamente il 1954 quando vennero create le prime scarpe “Adidas” in grado di adattarsi alle condizioni atmosferiche, le calzature con tre strisce sono ai piedi della nazionale Tedesca allo stadio di Berna per la finale del Campionato del Mondo. C’é anche Adolf Dassler, che a fine primo tempo scende negli spogliatoi e modifica le scarpe dei calciatori cambiandone i tacchetti per meglio adattarle alle condizioni del terreno bagnato: la Germania quell’anno vincerà il suo primo Campionato del Mondo contro l’Ungheria di Puskás e Adolf Dassler entrerà nella storia grazie alle sue “scarpe miracolose” con tacchetti intercambiabili.

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